Entro il 31 dicembre, a tutela dei minori, ASD e SSD dovranno adeguarsi ad un nuovo obbligo introdotto dalla riforma dello sport: si tratta della nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni previsto dal comma 6, articolo 33 del Decreto Legislativo n. 36/2021. Lo scopo, come detto, è la tutela dei minori che lavorano in ambito sportivo dilettantistico, motivo per il quale ASD e SSD devono dotarsi anche di un Modello organizzativo di gestione e controllo (MOGC). Siamo dunque giunti alla scadenza per adempiere all’obbligo di nomina del Responsabile Safeguarding, secondo le linee guida emanate da Federazioni e Enti di Promozione di riferimento.
Compito di questo incaricato sarà quello di ricevere eventuali segnalazioni in caso di abusi, violenze e discriminazioni ed adottare idonee misure di tutela e prevenzione. Il Responsabile Safeguarding dovrebbe essere una figura terza ed indipendente, ad evitare conflitti di interesse rispetto all’attività svolta dall’associazione che lo incarica.
Potrebbe invero trattarsi anche di un tesserato, ma sarebbe preferibile che si trattasse di soggetti esterni con competenze specifiche in ambito educativo, psicologico, relazionale, giuridico e legale. Esso rimane in carica quattro anni e dovrà essergli richiesto il certificato penale del casellario giudiziale.
Il Responsabile Safeguarding dovrà:
• monitorare e ricevere le segnalazioni su situazioni
di rischio;
• collaborare con il Safeguarding Officer della Federazione
o Ente di affiliazione.
ASD e SSD non potranno rifiutarsi di nominare un Responsabile Safeguarding, pena la revoca dell’affiliazione dalla Federazione o Ente di riferimento, ai quali la nomina deve essere comunicata. La nomina, poi, dovrà esserne pubblicata su eventuali spazi social gestiti dall’associazione o, almeno affisso alla propria bacheca. A soci, tesserati e partecipanti alle attività, peraltro, deve essere consegnata una copia del Modello di organizzazione e gestione ed il Codice di Condotta adottato.
Come detto, l’obbligo di nomina del Responsabile Safeguarding si sposa ad un altri adempimenti ovvero la adozione di Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei Codici di condotta, sulla base di linee guida emanate da Federazioni ed Enti di riferimento. La scadenza per l’adozione dei Modello Organizzativo da parte di associazioni e società sportive dilettantistiche, era fissata nella maggior parte dei casi al 31 agosto 2024, ossia decorsi i dodici mesi dalla data di adozione delle linee guida da parte degli Organismi sportivi di affiliazione.
I documenti importanti per il rispetto di questo obbligo ad ogni buon conto sono:
• linee guida di Federazioni ed Enti di riferimento;
• redazione del Modello Organizzativo;
• nomina del Responsabile Safeguarding;
• redazione Codice di condotta.
Il tutto verrà adottato con apposito verbale del Consiglio direttivo.
Il Modello organizzativo che indica:
• la procedura di segnalazione di comportamenti lesivi
nei confronti di tutti i tesserati e le tesserate, in particolare se minorenni;
• le relative sanzioni;
diventa quindi strumento di prevenzione e gestione delle aree di rischio e sarà alla base del lavoro del Responsabile Safeguarding.
Facsimile della modulistica può essere scaricata dai siti web di ciascuna Federazione o Ente di riferimento o richiesto gratuitamente a chi scrive.
Giancarlo Andolfatto